CAGLIARI. “Il Papa mi vuole bene. Io l’ho presa come un figlio che non viene capito dal proprio padre e viene mandato via dalla propria casa". È il cardinale Angelo Becciu a parlare, intercettato da Le Iene sul caso dello scandalo dei fondi della Segreteria di Stato vaticana. Nell'intervista Becciu parla anche sul rapporto con Papa Francesco, dopo la controversa registrazione di una loro telefonata: "Il Papa mi ha compreso, io l’ho presa come un figlio che non viene capito dal proprio padre e viene mandato via dalla propria casa ma il figlio non perde la speranza che prima o poi il padre capisca che ci sono state accuse false e lo riabbracci".
E sulle accuse: "È falso – dice Becciu – Io non ho mai usato i denari per i miei famigliari, anzi. Se volete andate lì e intervistate il vescovo lui vi dirà come quei soldi sono e saranno utilizzati in una casa che devono costruire per la carità. Anzi, ho fatto un prestito dei miei soldi personali, 100mila euro, per l’opera che stanno facendo per i disoccupati e i ragazzi con problemi sociali".
Becciu si incupisce però quando si parla delle chat divenute pubbliche in cui scriveva "Il Papa mi vuole morto": "Queste chat sono state tolte dal loro contesto, erano chat private. È stata una violenza della privacy enorme, una brutalità. Servivano solo a mettere in cattiva luce me e la mia famiglia".