RIMINI. Le sorelle Giulia e Alessia Pisanu, morte travolte da un treno a 17 e 15 anni, non si sono suicidate, né avevano bevuto o assunto droga. È quanto ha chiarito la Procura della Repubblica di Rimini sulla tragedia avvenuta lo scorso 31 luglio, quando le due ragazze, di origine sarda, erano morte sotto un treno a Riccione: solo una tragica fatalità.
“Non sono emersi elementi che potessero far pensare ad un intento suicidario delle due ragazze”, queste le parole della procuratrice capo, Elisabetta Melotti. L’indagine, affidata alla polizia ferroviaria, era stata aperta per omicidio colposo, ma senza l’iscrizione di alcun indagato. La procedura ha comunque permesso la verifica della scatola nera del treno ed è emerso che nonostante il convoglio dovesse mantenere una velocità tra i 180 e 200 chilometri all’ora, andasse addirittura più piano. Ulteriori analisi sono state effettuate sull’organizzazione a terra degli avvisi ai passeggeri e sulle immagini delle telecamere.