CAGLIARI. "È arrivato il momento di interrompere questo viaggio. Ora la nuova Giunta non disperda quanto di buono è stato fatto". Mario Nieddu lascia l'assessorato alla Sanità e in una lettera d'addio ringrazia tutta la squadra che lo ha accompagnato in questi anni di lavoro. Si riparta subito dalla riforma sanitaria", dice nella lunga nota, e ricorda tutte le sfide affrontate, a partire dalla gestione complessa della pandemia.
Nieddu cita anche la riforma "che, con le Asl, ha riportato la gestione dei servizi sui territori, vicino ai cittadini e ai loro bisogni di salute". "Abbiamo programmato circa 290 milioni per realizzare venti ospedali della comunità e cinquanta case della comunità, gli investimenti per realizzare le centrali operative territoriali e l'ammodernamento tecnologico degli ospedali, compresa la telemedicina". E ancora i 136 milioni per l'avanzamento tecnologico. Poi i cantieri come la posa della prima pietra nel nuovo ospedale di San Gavino.
"Lavoro, impegno e dedizione che, purtroppo, si scontrano quotidianamente con la madre di tutti i problemi nella Sanità: la carenza cronica di personale, in particolare medici specialisti, figlia di una programmazione miope aggravatasi nell'ultimo decennio", dice Nieddu, "Ma non siamo stati con le mani in mano, tantomeno a piangerci addosso. Abbiamo affrontato la situazione mettendo in campo ogni strumento a nostra disposizione, a partire dalla formazione, per cui, in anticipo rispetto alla linea assunta a livello nazionale con l’arrivo del Covid, abbiamo incrementato le borse di studio aggiuntive regionali per le scuole di specializzazione portandole da poco meno di una trentina a oltre 250 nuove borse a disposizione ogni anno".
Poi i ringraziamenti: "Non posso che ringraziare il mio prezioso staff, il personale delle due direzioni dell’Assessorato che ha lavorato instancabilmente per il raggiungimento di questi obiettivi, con professionalità e dedizione, ma soprattutto gli operatori sanitari, dai medici al comparto, a cui mi sento di raccomandare di tenere sempre la barra a dritta. La Sardegna continuerà a contare su di voi. E spero, nel mio piccolo, di aver contribuito a rendervi orgogliosi di lavorare per la nostra sanità".