ORISTANO. "È legittimo che un veterinario esausto dopo aver operato 9 cani in un pomeriggio con ferite gravi? Sì. È legittimo e normale". Lo scrivono dalla clinica Duemari di Oristano rispondendo alle polemiche esplose dopo lo sfogo di un loro veterinario, in una chat privata poi diffusa online, che ha passato la giornata a salvare cani feriti dai cinghiali durante la caccia.
"Sembrerà strano che mentre cerchiamo di riassemblare cani sventrati che hanno vagato nei boschi con i visceri a strisciare nella terra e nel sottobosco, o tentare di salvare animali lasciati liberi di vagare da soli e schiacciati sulle strade, o gatti volati dal settimo piano, non ci venga il malumore", si legge ancora sul post.
"A qualcuno potrà sembrare strano che invece di incassare il giusto compenso per il nostro lavoro e basta siamo coinvolti nelle sofferenze che vediamo nei nostri pazienti. A qualcuno potrà sembrare inopportuno che uno di noi stanco morto dopo aver raccolto intestìni dalla pozza di sangue che si allargava sotto il paziente si faccia delle domande".
"Esistono per i cani da caccia delle pettorine rinforzate che li proteggono dalle zanne dei cinghiali perché è prevedibile si facciano massacrare", continua il testo.
"Siamo coinvolti emotivamente e cerchiamo di dare il meglio. I nostri cacciatori lo sanno. I nostri proprietari lo sanno. Ma cercare di curare animali feriti gravemente per colpa dell’uomo, direttamente o indirettamente a noi fa male. Per questo ci impegniamo mentre altri giustamente riposano o seguono i loro hobby", conclude il post.