CAGLIARI. Più di 4mila sacchi di pellet non a norma sono stati sequestrati all'arrivo nel porto canale di Cagliari: erano 71 tonnellate, all'interno di 5 container, provenienti dall'Egitto e pronti a essere messi in consumo sul territorio nazionale. A scoprirli sono stati i funzionari dell'Ufficio delle Dogane di Cagliari, in servizio nella sezione operativa territoriale del porto industriale, insieme con i finanzieri di Cagliari: sequestrati nel dettaglio 4.770 sacchi di pellet con etichettatura commerciale A1, da 15 kg ciascuno per un peso complessivo di 71.550 kg.
Il legale rappresentante della società importatrice, con sede legale a Milano e sede secondaria in Selargius (Cagliari), è stato denunciato per vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Dai campioni prelevati e dalle analisi è emersa la non conformità all'etichettatura commerciale A1, per il contenuto di ceneri e di azoto superiore a quello consentito.
"La libera disponibilità della merce, riportante in etichettatura le indicazioni mendaci relative alla qualità del prodotto, avrebbe permesso all'importatore la distribuzione e la vendita di merce di bassa qualità a fronte di un'alta qualità dichiarata, con conseguente induzione in inganno dei consumatori finali - spiegano dall'Agenzia delle Dogane - Le attività di sequestro poste in essere, miranti a contrastare il fenomeno delle illecite importazioni di pellet recante il marchio di certificazione di qualità contraffatto, sono il frutto di un'accurata attività di analisi degli scambi commerciali che interessano la filiera d'importazione e vendita del predetto combustibile, a danno della leale concorrenza tra gli operatori onesti del settore che risentono, nel particolare momento storico di difficoltà di approvvigionamento di altra tipologia di combustibile per le note vicende internazionali, degli effetti del conseguente incremento dei prezzi all'importazione del pellet che si attesta su valori superiori al 60%".