CAGLIARI. Sospesa la caccia al moriglione in Sardegna. Lo ha deciso il Tar Sardegna con un decreto presidenziale, con cui ha disposto immediatamente la sospensione della stagione venatoria per moriglione (Aythya ferina), che sarebbe iniziata la prossima domenica 18 settembre, e ha fissato l’udienza collegiale cautelare per il 5 ottobre 2022 sulla richiesta di sospensione della caccia alla Pavoncella (Vanellus vanellus) e ad altre specie di Anatidi e Turdidi, prevista con avvio in data successiva, nonché alla previsione di giornate di caccia (1 novembre 2022, 6 gennaio 2023) in giorni di silenzio venatorio.
Il presidente dei Giudici amministrativi sardi ha accolto l’istanza cautelare presentata dall’avvocato Carlo Augusto Melis Costa, del Foro di Cagliari, per conto delle associazioni ambientaliste Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), WWF Italia, Lega per l’Abolizione della Caccia, E.N.P.A., L.A.V., LIPU-BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, che hanno impugnato il calendario venatorio regionale sardo 2022-2023 in merito alle previsioni con abnormi carnieri potenziali della caccia al Moriglione e alla Pavoncella.
E per quest’ultima specie la sospensione della caccia sembra sia destinata all’udienza del 5 ottobre solo per ragioni temporali. "Questo provvedimento giudiziario - denuncia il Grig - è il quattordicesimo consecutivo dal 2017 e ben s’inserisce in un’ormai lunga serie di pesantissime censure dei calendari venatori regionali isolani degli ultimi anni, che hanno visto un’amministrazione regionale purtroppo prona alle pressioni delle associazioni venatorie in contrasto con il minimo buon senso necessario per la corretta gestione del patrimonio faunistico, segno di pessima volontà e capacità regionale di gestire il patrimonio faunistico. Impareranno qualcosa Regione e associazionismo venatorio?".
Nelle prossime settimane, conseguito l’obbligatorio parere dell’I.S.P.R.A., sarà presa una decisione anche sulla proposta di caccia alla Pernice sarda, alla Lepre sarda e al Coniglio selvatico. Per ora, dopo i censimenti e i monitoraggi, l’incaricata Agenzia regionale Forestas, considerato che “il prelievo (venatorio, n.d.r.), congiuntamente alle condizioni meteo climatiche poco favorevoli degli anni scorsi stia causando un abbassamento generale della consistenza della Lepre e della Pernice sarda”, segnala “l’opportunità di bloccare il prelievo di Lepre e Pernice sarda per un ciclo di qualche anno”, analogamente per il Coniglio selvatico, per cui, “con i valori di densità osservati, non è ipotizzabile il prelievo”.