CAGLIARI. La fiscalità di vantaggio diventa realtà, anche nell'Isola. La Zes Sardegna, la Zona economica speciale guidata dal commissario straordinario di nomina governativa Aldo Cadau, ha ratificato le procedure con le quali sono state perimetrate le aree incluse nella Zes. Nello specifico appartengono a 16 Comuni e ricadono nei terreni di 6 Consorzi industriali, nell'ambito del demanio e dell'Aeroporto di Cagliari-Elmas. Adesso tocca alle aziende farsi avanti. «Non ci siamo fermati nemmeno ad agosto per mettere le imprese sarde nelle condizioni di sfruttare al meglio la ripresa delle attività dopo la pausa estiva - sottolinea il commissario straordinario Cadau: ora è davvero tutto pronto perché la Sardegna si inserisca a pieno titolo nello sviluppo strategico nazionale avviato dalla ministra uscente per il Sud e la Coesione territoriale, l'On. Mara Carfagna, coordinatrice delle Zes italiane».
Sono 16 i Comuni coinvolti nella Zes Sardegna per un totale di 2.770 ettari collegati ad aree portuali e retroportuali. E proprio il loro posizionamento geografico, volto a favorire crescita e sviluppo, è una delle condizioni istitutive delle Zone economiche speciali.
I 16 centri interessati sono così ripartiti:
- Assemini, Cagliari, Sarroch e Uta ricadenti nel Consorzio Cacip;
- Oristano e Santa Giusta ricadenti nel Consorzio Cipor;
- Portoscuso ricadente nel Consorzio Sicip;
- Buddusò, Monti e Olbia ricadenti nel Consorzio Cipnes;
- Alghero, Porto Torres e Sassari ricadenti nel Consorzio Cip Sassari;
- Tortolì ricadente nel Consorzio Ci Ogliastra.
A questi vanno aggiunti inoltre i mappali del demanio (Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna) e dell'Aeroporto di Cagliari-Elmas.
Operativamente le aziende che si insedieranno nell’Isola - che fanno e faranno investimenti nei mappali contenuti nella perimetrazione della Zes Sardegna - dovranno presentare la domanda di accesso all'Agenzia delle Entrate. «La procedura è attiva dal 9 settembre – spiega il commissario straordinario Cadau –. Il giorno precedente è stato infatti completato l'aggiornamento del software sulla “Comunicazione per la fruizione del credito d'imposta relativo agli investimenti nel Mezzogiorno”, misura estesa anche alle Zes»
Il credito d'imposta è uno degli strumenti di intervento fiscale e amministrativo più importanti previsti dalle Zes. Nella fattispecie comporta una detassazione, o uno sconto di vecchi debiti con l'erario o anche un rimborso attraverso la compilazione della dichiarazione dei redditi. Si tratta di una agevolazione che si applica anche ai terreni destinati agli investimenti.
«La novità – sottolinea il commissario straordinario Cadau – è stata introdotta con il Pnrr 2 e ha previsto una riforma per semplificare la governance delle Zes favorendo sia la cantierabilità degli interventi in tempi rapidi che lo stesso insediamento di nuove imprese».
"A supporto degli investimenti nelle Zes è prevista la riduzione del 50% dell'imposta sui redditi".
- Redazione
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