ROMA. C'è un codice barbaricino che avrebbe previsto la possibilità di ammazzare una donna, nell'ambito di una faida, se svolgeva lavori da uomini. Così, almeno, la pensa (o forse pensava, prima di una clamorosa retromarcia dopo aver compreso l'errore) Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia, ora dirottato sui vertici delle società nazionali che si occupano di aerospazio e armamenti.
Lo scivolone arriva il 18 agosto. In atto c'è la polemica sulla tesi di Natalia Aspesi, secondo la quale Giorgia Meloni premier non sarebbe una conquista per le donne
Un pensiero femminista di sinistra, per Crosetto. Che con un tweet difende l'amica Giorgia: "La peggiore che ho trovato sui giornali", scrive, "è che la Meloni, sì è una donna, ma in realtà non lo è perché non è di sinistra e le donne se sono di destra sono uomini".
Fin qui tutto bene, se si concorda con l'opinione. Crosetto però, per rafforzare il suo pensiero, si lascia andare a un paragone: "Tipo il codice barbaricino per cui una donna che faceva un mestiere da uomo era un uomo. Quindi si poteva uccidere".
Antonio Pigliaru, che ha codificato quelle (presunte) norme consuetudinarie che furono in vigore nel centro Sardegna una cosa del genere non l'ha mai pensata né scritta. Da dove l'abbia attinta Crosetto è un mistero. Molti gliel'hanno fatto notare. Risultato: tweet cancellato.