SAN TEODORO. "Ho resistito alla tentazione, ma avrei voluto davvero prenderlo a calci nel sedere. Serve rispetto per la Sardegna". Francesco Dalu, 50 anni, è titolare di un'impresa che si occupa di giardinaggio e ama l'ambiente: organizza escursioni fuoristrada in moto e anima le giornate ecologiche nel suo territorio, San Teodoro: va e raccoglie i rifiuti abbandonati assieme ad altri volontari.
Così ieri pomeriggio non poteva credere ai suoi occhi mentre, passando in sella alla moto in località Badualga, ha visto quel ragazzo sul ciglio della strada, che si guardava intorno, con una busta in mano. E poi, all'improvviso, l'ha gettata in mezzo all'erba.
Dalu si è fermato e lo ha raggiunto. L'intenzione era bellicosa, ma ha prevalso la ragione: ha preso il telefono cellulare, ha inquadrato l'incivile e lo ha costretto a raccogliere fino all'ultimo grammo di rifiuti. "Non ti permettere mai più", gli ha detto, "e ringrazia che non ti prendo a calci in culo".
Quello, con la testa bassa, ha eseguito, chiedendo perdono: era un turista che alloggiava nella zona.
"Ma quale perdono", dice adesso Dalu, "una cosa del genere non ti deve nemmeno venire in mente. La Sardegna si rispetta, dobbiamo difendere il nostro paradiso". Lui, nel suo piccolo, lo ha fatto. E ha messo alla gogna un incivile colto il flagrante. "Questa volta era n turista", aggiunge, "ma molti sardi purtroppo fanno lo stesso: preservare l'ambiente è un dovere di tutti".