CAGLIARI. Taxi in fila all’aeroporto di Elmas, ma gli sportelli delle auto rimangono chiusi. A bordo, dalle 9 alle 13, sono saliti solo clienti appartenenti alle fasce protette: bambini, anziani o chi doveva andare in ospedale.
Succede a distanza di dieci giorni dallo sciopero che ha visto i taxi fermi prima al Mario Mameli e poi in via Roma a Cagliari. Ma quella manifestazione non è bastata.
Oggi le auto bianche si sono fermate di nuovo contro il temuto articolo 10 del ddl concorrenza che “rischia di cancellare la categoria se non verrà stralciato. Continueremo con lo stato di agitazione se non dovessimo ricevere le risposte sperate”, dice Giovanni Frongia, uno dei portavoce della protesta che si è tenuta anche a livello nazionale, “ci dispiace per i nostri preziosissimi clienti”.
“In ballo c’è la tutela del nostro futuro, e quella di 640 famiglie che nell’Isola vivono di questo lavoro”, aggiunge il collega Riccardo Mascia. Intanto solo nella giornata di oggi, ha aderito l’80 per cento dei tassisti.