SESTU. La coltivazione della cannabis sativa era solo una copertura. Perché in quelle serre nelle campagne tra Sestu e Monastir c'erano centinaia di piante, alte fino a due metri, con infiorescenze che avevano un carico di principio attivo molto elevato. Illegale, quindi.
Sono quattro gli arresti effettuati dai carabinieri della compagnia di Quartu, in collaborazione con i colleghi della stazione di Monastir e di quelli del Nipaaf di Sassari. I chili di droga sequestrati sono 728.
La zona era sotto controllo da tempo. I militari erano convinti che fosse l'epicentro della coltivazione di cannabis illegale. Le osservazioni, mirate su soggetti ben conosciuti agli inquirenti, hanno dato i loro frutti: nella parte retrostante di un vastissimo appezzamento agricolo di Monastir, solo in parte destinato alla coltivazione di cannabis sativa (quindi consentita dalla normativa in vigore), sono state rinvenute delle serre per la coltivazione di centinaia di piante di cannabis indica, mentre un locale accanto è stato trasformato in laboratorio per l’essiccazione e lo stoccaggio con diverse centinaia di chilogrammi di sostanza, in parte già imbustata. Lo stabile aveva tutte le attrezzature per considerarlo un centro di produzione e smistamnti di stupefacenti.
Nel dettaglio sono stati recuperati 728 kg. circa di marijuana, 610 piante in essiccazione, 24 chili di polline kief, bidoni, presse e buste termosaldate.
I quattro arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Uta.