CAGLIARI. Stop alle visite in intramoenia per far scorrere le liste d’attesa. La decisione arriva direttamente da Mario Nieddu, assessore alla Sanità della Regione Sardegna. Ma il nuovo sistema regionale non piace ai camici bianchi, tanto che lo definiscono “inutile”. “L’intramoenia viene sempre svolta extraorario, quindi ovviamente non nell’orario di lavoro dei medici”, spiega Emilio Montaldo, presidente dell’ordine dei medici della Provincia di Cagliari, “quindi la sua eliminazione potrebbe risultare inutile”. Dello stesso parere la collega Marina Fancellu, alla guida del sindacato regionale Smi. “Se non si fanno accordi con gli specialisti e permettono loro di organizzare le proprie visite in modo autonomo così da avere maggiore produttività è inutile. Spesso e volentieri sono gli stessi dirigenti aziendali a bloccare le visite”.
Provvedimento bocciato anche da Miriam Pastorino, Fp Cgil Medici: “I tempi di attesa sono fuori dai limiti dell’accettabile e della decenza”, precisa la Pastorino che solleva un problema annoso, “questo è legato soprattutto al fatto che non ci sono medici, esito di anni di depauperamento del personale della dirigenza medica oltre che del personale del comparto. Non è quindi l’intramoenia che aumenta le liste d’attesa, legittimo farlo ma decisamente inutile”. Diversa la posizione di Domenico Salvago, presidente regionale Snami. “Si può fare una prova e verificare i risultati a breve scadenza”.
Ma Salvago aggiunge anche che: “La Regione dovrebbe fare in modo che venga riconosciuta un’emergenza medici così come è accaduto per l’emergenza Covid. Questo permetterebbe di poter utilizzare misure straordinarie per evitare che ci siano intere comunità senza medico di famiglia e pronto soccorso intasati, sta venendo meno l’assistenza sanitaria”.