CAGLIARI. La stagione in Sardegna è partita, ma sono tanti gli imprenditori che sollevano un problema: mancano i lavoratori. Secondo il ministro al Turismo Massimo Garavaglia, arrivato a Cagliari per la ventiduesima tappa dell’appuntamento “Italiadomani”, il ciclo di incontri sul Pnrr promosso dalla presidenza del consiglio dei ministri, “non è vero”.
“Se c’è quasi il 9 per cento di disoccupazione, i lavoratori ci sono. Non c’è l’incontro domanda e offerta di lavoro”. Ma quanto influisce il reddito di cittadinanza o le paghe talvolta troppo basse? Garavaglia spiega che la verità sta nel mezzo. “Di certo è che le misure come reddito di cittadinanza, naspi, e anche cassa integrazione allontanano forza lavoro e quindi non facilitano questo incontro”. E sull’aumento degli stipendi non è convinto. “Ahimè, c’è chi rifiuta un contratto anche se gli viene offerto più di quello che è già il contratto di lavoro esistente”.
Oggi, strozzati anche dai prezzi dell’energia, gli imprenditori non sono in grado di aumentare gli stipendi. “È difficile chiederlo quando per un ristorante il costo dell’energia aumenta del 60 per cento. Per cui bisogna mettersi intorno a un tavolo e trovare delle soluzioni concrete”. Intanto il turismo nell’Isola vale il 13 per cento del Pil e il 15 per cento degli occupati. “La Sardegna supera i numeri del 2019 in diversi ambiti”, dice Garavaglia, “ma non basta. E in genere per l’intera Italia serve digitalizzazione e innovazione digitale, sostenibilità e qualità delle strutture ricettive". E se la stagione in Sardegna è partita a maggio è terminerà a ottobre, secondo Garavaglia: “Non dobbiamo accontentarci, la Sardegna è bella tutto l’anno”.