CAGLIARI. Una è una vecchia caserma che non è più adatta all'utilizzo: è la Carlo Alberto, antico edificio con meravigliosa vista sul golfo di Cagliari che ospita il XIII reparto Mobile della polizia. L'altro è un ex magazzino, anche questo con un passato militare, che dovrebbe diventare la sede unica degli uffici dell'Agenzia delle Entrate ma il cantiere, annunciato da anni, non è mai partito: sono gli ex magazzini dell'Aeronautica di via Simeto.
E sull'asse tra questi due edifici si basa l'interrogazione della deputata sarda di Co0raggio Italia, Lucia Scanu, che chiede il trasferimento degli agenti dal primo, non più funzionale, al secondo. E lo fa attraverso una interrogazione al ministero dell'Interno che sembra la fotografia della malagestione degli immobili pubblici cagliaritani. Ecco il testo.
Il XIII reparto mobile Sardegna della Polizia di Stato sito a Cagliari rappresenta una eccellenza operativa innegabile; gli operatori del reparto mobile operano su tutto il territorio nazionale e sono impegnati principalmente per garantire l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini durante le manifestazioni di piazza o sportive; i suoi agenti sono sottoposti ad uno specifico addestramento che li pone in condizioni fisiche e psicologiche adeguate per sostenere situazioni a diretto contatto con i manifestanti;
le loro particolari caratteristiche li candidano ad essere in prima linea anche nelle grandi emergenze, infatti per la versatilità, la velocità di impiego e per le capacità professionali li hanno portati ad essere impiegati anche in alcuni degli eventi più drammatici della storia recente del nostro Paese, non da ultimo nel terribile scenario del terremoto che ha distrutto la città de L'Aquila; gli agenti del XIII reparto mobile Sardegna sin dal 1995, ovvero da quando è stato istituito, soffrono una grave situazione logistica;
gli operatori sono attualmente accolti in una struttura che non gli permette di allenarsi in maniera adeguata, prepararsi alle emergenze efficacemente ed uscire in sicurezza per il servizio giornaliero; la Caserma Carlo Alberto che ospita il reparto, terminata nel 1846, ha le caratteristiche che la avvicinano ad un Museo, di molto distanti quindi dalle esigenze di operatività richieste ad un moderno distaccamento della Polizia di Stato;
gli ambienti, infatti, sono angusti con la presenza anche di corridoi non transitabili se non in fila indiana, con impianti elettrici vetusti ed ambienti umidi ed inidonei ad ospitare gli alloggi del personale; all'appello, ad avviso dell'interrogante, manca la dignità che una Amministrazione dovrebbe riservare a chi realmente scende per strada e garantisce la sicurezza pubblica costringendo a vivere in una grave condizione alloggiativa e operativa, fatta di insicurezza e inadeguatezza; uno dei fattori di maggiore gravità è dato dalla mancanza di un gruppo elettrogeno adeguato che, in caso di mancanza improvvisa di elettricità, garantisca l'attivazione delle apparecchiature elettriche di sicurezza passiva, quali cancelli, telecamere, sistemi di allarme, il funzionamento dell'impianto di antincendio idranti, celle frigo per la mensa, laboratori chimici del Gabinetto regionale polizia scientifica; questa situazione sta a significare che il Compartimento risulterebbe completamente isolato e subirebbe, come già capitato, un black out totale con la paralisi totale dei ponti radio;
appare grave anche la logistica dei parcheggi i cui spazi risultano assolutamente insufficienti ed inadeguati per la movimentazione dei mezzi a disposizione costretti a manovre difficili che mettono in difficoltà l'operatività generale; nonostante le proposte avanzate dalle sigle sindacali di cogliere varie opportunità offerte dalla possibilità di ristrutturare una tra le diverse caserme dismesse sul territorio e sistematicamente portate al vaglio dell'Amministrazione di pubblica sicurezza, la situazione è rimasta immutata;
in particolare, è stata avanzata la proposta di adeguare la caserma di proprietà del Demanio sita in Via Simeto a Cagliari, ex sede dei magazzini dell'Aeronautica, attualmente assegnata ad un altro ente ma di fatto non utilizzata; tale sede appare funzionale alle esigenze degli operatori e per le casse dello Stato a fronte degli oltre sei milioni di euro sborsati per l'attuale struttura che risulta obsoleta e che costringe gli operatori a lavorare in condizioni di grave disagio ed insicurezza –: quali urgenti iniziative intenda adottare per garantire la sicurezza, l'operatività e la dignità degli operatori del XIII reparto mobile Sardegna della Polizia di Stato.
- Redazione
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