CAGLIARI. Con l’estate alle porte, già iniziata per il clima, si riapre la rotta clandestina degli sbarchi in Sardegna, che si moltiplicano in particolare in questo periodo dell’anno. Nel giro di poche ore, tra la serata di ieri e questa mattina, le forze dell’ordine hanno rintracciato più di 30 migranti. Arrivano tutti dal Nord Africa, in gran parte dall’Algeria, qualcuno, dice all’arrivo sulle coste sarde, dalla Tunisia.
Ma per molti è tutt’altro che un viaggio semplice. Anzi, spesso si può trasformare in un incubo o in una tragedia sfiorata. Come è successo a quattro algerini che questa notte sono stati salvati da un naufragio al largo delle coste di Pula. Il loro barchino stava per raggiungere la spiaggia di Is Morus, quando hanno iniziato a imbarcare acqua ed è pian piano affondato.
Fortunatamente qualcuno è riuscito ad allertare i soccorsi, segnalando la presenza dei quattro in difficoltà in mezzo al mare, che non riuscivano più a governare la barca dopo la lunga traversata: due di loro sono stati soccorsi subito dalla capitaneria di porto e dai militari di Sarroch, mentre altri due si sono tuffati e hanno raggiunto a nuoto la spiaggia.
Tutti sono stati trovati in stato di ipotermia. Nessuna grave conseguenza per loro, dopo le prime cure al pronto soccorso del Policlinico, sono stati dimessi.
Nella stessa sera sulle coste del Sud Sardegna sono stati intercettati però anche altri 13 migranti, stavolta vicino alla spiaggia di Solanas. Alcuni di loro, tra cui un minorenne, stavano percorrendo a piedi la strada litoranea: subito raggiunti dagli agenti di polizia, sono stati accompagnati al centro di accoglienza di Monastir. Nessuna traccia del loro barchino.
La rotta è stata battuta anche stamattina, quando ancora prima dell’alba, sono arrivati a Sant’Antioco altri 16 migranti, tra loro una donna, fermati dalla guardia di finanza subito dopo lo sbarco.