CAGLIARI. Un morto sul lavoro. L'ennesimo della strage quotidiana. Così abituale, fare la conta delle vittime del salario e, spesso, del mancato rispetto delle regole sulla sicurezza, che il rito decesso-cordoglio si compie ancora una volta.
Il dramma è avvenuto questa mattina nel cantiere per la realizzazione del distretto della cantieristica a Giorgino: Pasquale Piras, 60 anni, di Maracalagonis, stava manovrando sul molo con il camion, che per cause da accertare è precipitato in mare: l'operaio è morto annegato. Inutili i soccorsi, chiamati dai colleghi di lavoro.
I familiari piangono la vittima. La sua comunità pure. In serata arrivano i comunicati nelle redazioni. la Cgil confederale di Cagliari scrive che "non è accettabile che un lavoratore perda la vita mentre svolge la propria attività in un luogo di lavoro nel quale si presume siano
attive tutte le misure utili a evitare che ciò accada”. Il sindacato, si legge in una nota, "attende di capire la dinamica dell’incidente e gli sviluppi delle indagini ma è chiaro sin da ora che il lungo elenco di incidenti mortali, anche in coincidenza con la seppur timida
ripresa, dimostra che sulla sicurezza si è allentata la presa".
Il presidente dell'autorità portuale Massimo Deiana, in una nota definita di cordoglio, spiega che “Quanto accaduto questa mattina lascia profondamente sgomenti. In attesa di conoscere l’esatta dinamica dell’accaduto e, soprattutto, consentire alle Autorità competenti di svolgere le dovute indagini", l'autorità portuale si stringe intorno alla famiglia e comunica che "si mette fin da subito a disposizione delle Autorità competenti affinché possa esser fatta chiarezza sulle eventuali dinamiche che hanno determinato il tragico incidente”.