CAGLIARI. Le battaglie per il posto di lavoro si fanno anche sulla rete. Così a Cagliari nasce una pagina Facebook per lanciare un grido d'allarme: si chiama "Salviamo il porto canale di Cagliari". I promotori dell'iniziativa dicono di voler restare anonimi "perché temiamo ritorsioni aziendali". Spiegano: "Vorremmo coinvolgere quante più entità possibile, per denunciare lo stato di crisi in cui versa il porto canale di Cagliari. Una struttura che dà lavoro a oltre 700 famiglie tra diretti e indotto, e che è un vero polmone economico e sociale per la Sardegna, per Cagliari e Hinterland in particolare. Il nostro è un accorato e forte grido di allarme. Il porto canale rischia per la prima volta nella sua storia, la vera chiusura definitiva. Noi lavoratori crediamo che sia giunto il momento di denunciare la situazione, vista anche l'assenza dei sindacati e di buona parte della politica".
Il deserto delle banchine del porto canale in un video del deputato di Unidos Mauro Pili
Lo scalo industriale di Cagliari ha vissuto un tracollo di accessi. C'è un problema: le grosse compagnie hanno deciso di utilizzare altri approdi e nessuno ha comprato le gru necessarie per stare al passo con il mercato.