ORISTANO. "Ragazzi e ragazze, non abbiate paura di denunciare: la violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata". L'appello è della pallavolista sarda, di Narbolia, Alessia Orro: oggi i carabinieri di Monza hanno arrestato il suo stalker, un imprenditore che la pedinava e seguiva ovunque e sui social non faceva altro che pubblicare post che la riguardavano (qui la notizia).
L'uomo è finito in manette per la seconda volta: già nel 2019 gli erano stati affibbiati i domiciliari. Ma ha continuato. E Alessia Orro ha deciso, di nuovo, di rendere pubblica la vicenda. Con un post su Instagram.
Ciao a tutti,
Mi sento in dovere come atleta e personaggio pubblico di condividere con voi quello che ormai piano piano sta uscendo ovunque.. Vorrei dare l’esempio non solo dentro il campo, ma anche e sopratutto fuori, aiutare tutte le persone che hanno o stanno passando questo momento difficile come è successo a me in passato e in questo ultimo periodo..
Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare, la violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata.
Siate coraggiosi, perché io in prima persona so benissimo quanto possa essere difficile, sopratutto quando ti rendi conto che il passato potrebbe tornare nel presente, ma vi posso assicurare che sarebbe ancora più difficile affrontarlo da soli!
Vorrei ringraziare innanzitutto i carabinieri che mi hanno protetta in questo cammino, rendendosi sempre disponibili in ogni occasione.
Un ringraziamento speciale va anche alla mia società, Vero volley Monza, che mi ha sostenuta e aiutata ad affrontare questo brutto episodio, tutelandomi in ogni situazione.
I ringraziamenti non finiscono qui, e questi sono i più importanti di tutti, grazie davvero a tutte le persone che mi sono state accanto ultimamente, cercando di rendermi le giornate migliori e strappandomi qualche volta anche un sorriso, senza di voi sarebbe stato tutto più difficile.
È stato Doloroso riaprire una vecchia ferita, ma sono estremamente felice che tutto questo per ora sia finito. Grazie per sostenermi sempre.
Un abbraccio, Ale