CAGLIARI. Non solo caro carburanti. L'aumento dei prezzi delle materie prime rischia di mandare all'aria anche il settore delle costruzioni. A lanciare l'allarme è l'Ance, l'associazione del settore di Confindustria Sardegna meridionale.
Il presidente Renato Vargiu denuncia l’impossibilità del comparto di sostenere tale situazione: impossibile attendere ancora, i materiali scarseggiano e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Servono misure urgenti per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi che le imprese stanno sostenendo, altrimenti i cantieri, compresi quelli del PNRR, si fermeranno, anche per mancanza di materie prime.
"La situazione è fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. E’ una emergenza che le misure governative fino ad ora varate non possono contenere e le nostre aziende meritano risposte concrete e immediate".
I prezzi dei materiali di costruzione, che già erano praticamente raddoppiati nell’ultimo anno, negli ultimi giorni sono ulteriormente aumentati in maniera abnorme. In particolare, risultano ormai praticamente irreperibili, se non a costi insostenibili, il bitume, l’acciaio e l’alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne.
"È una situazione che l’intero sistema Ance sta denunciando, a livello nazionale ed a livello territoriale", si legge in una nota, "perché se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti, loro malgrado li stanno già chiudendo e non certo per cause a loro imputabili"
Per domani, informa Renato Vargiu, è convocata in via d’urgenza una riunione straordinaria della Consulta di tutti i presidenti Ance per valutare quali iniziative adottare a fronte dell’aggravarsi della situazione nel corso degli ultimi giorni
Il presidente nazionale dell’Ance, Gabriele Buia, dichiara “E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta”.