CAGLIARI. "Cara ministra Lamorgese, gli ultrà del Napoli che hanno sfilato per Cagliari devono essere individuati e puniti. E, come già segnalato, in città devono essere potenziati gli organici delle forse dell'ordine, con l'utilizzo anche di militari". Questo il senso della lettera che il sindaco Paolo Truzzu ha inviato alla titolare del Viminale, dieci giorni dopo l'invasione della tifoseria partenopea che ha rischiato di scatenare un aguerriglia tra fazioni opposte.
Come annunciato in consiglio comunale, la missiva è stata firmata anche dal capogruppo del Pd in consiglio comunale Fabrizio Marcello.
Ecco il testo della missiva.
Signor Ministro,
lunedì 21 febbraio 2022, nel pre-partita di Cagliari-Napoli, solo l’intelligenza e il buonsenso dei cittadini Cagliaritani hanno impedito di trasformare una partita di calcio in un’occasione di scellerata violenza.
Come lei sicuramente saprà, i tifosi del Napoli si sono allontanati dall’aeroporto di Elmas in treno, sono scesi una fermata prima della stazione centrale di Cagliari, hanno attraversato le vie della città per ben 7 km urlando slogan offensivi nei confronti di Cagliari e dei suoi abitanti.
Ci è stato riferito che i suddetti tifosi abbiano rifiutato di salire sui pullman che li avrebbero condotti allo stadio, e che per evitare una possibile guerriglia urbana si è preferito scortarli fino allo stadio Sant’Elia.
Resta per noi inspiegabile il fatto che siano stati “accompagnati” a piedi allo stadio, bloccando il traffico cittadino, percorrendo vie trafficate e molto frequentate correndo il rischio elevatissimo di entrare in contatto con la tifoseria locale. Sarebbe bastata una piccola scintilla per scatenare una guerriglia urbana dagli esiti imprevedibili, come già avvenuto in passato in tante città italiane.
Il fatto ha messo in evidenza, ancora una volta, l’esiguità del personale delle Forze dell’Ordine, come già espresso in una lettera inviata non meno di 10 giorni fa al Signor Prefetto della Provincia di Cagliari, in cui si chiedeva, tra l’altro, di intercedere nei Suoi confronti per rinforzare gli organici della Polizia di Stato e dei Carabinieri, e di poter consentire l’utilizzo di un contingente di militari tra i tanti di stanza nell’Isola.
Ci auguriamo che tutti coloro che si sono resi protagonisti di simili comportamenti e che hanno disatteso le disposizioni dei tutori dell’ordine pubblico siano stati identificati, o possano esserlo, e vengano prontamente sanzionati, giacché non è possibile far prevalere la logica della prepotenza e della totale inosservanza delle regole e della convivenza civile.
Ci piacerebbe avere una risposta e soprattutto Le chiediamo che, in occasione di altre partite, non si ripeta lo stesso schema di gestione di una tifoseria in trasferta.
In questo caso, era noto a tutti che il match Cagliari-Napoli fosse particolarmente “caldo” e quanto è accaduto ha rappresentato un’intollerabile offesa alla Città di Cagliari e alle Istituzioni che auspichiamo fermamente non si ripeta mai più.
- Enrico Fresu
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