CAGLIARI. Il dramma della guerra in Ucraina ha fatto passare in secondo piano la conta delle vittime del Covid in Sardegna. Ma il bilancio è stato pesantissimo: febbraio è stato il secondo mese peggiore sul fronte dei morti. Secondo le tabelle, almeno. Perché nella realtà è stato il periodo più nero. I decessi sono stati 204, una media di oltre sette al giorno.
E se si è trattato in prevalenza di anziani, si sono registrati anche decessi di appena cinquantenni, quasi tutti non vaccinati. Per trovare un numero più alto bisogna tornare indietro a dicembre del 2020: le vittime del virus allora erano state 298. Ma per allora c'è da considerare un fattore: il 4 dicembre sono stati inseriti nei database 49 morti in un solo giorno. Un riallineamento dei dati, perché alcune Asl si erano “perse per strada” molti in corsia nel periodo precedente.
E la curva delle vittime non accenna a diminuire nemmeno a marzo: nel primo giorno del nuovo mese se ne sono contate 10. Dall'altra parte, bisogna guardare anche al numero dei posti letto occupati negli ospedali.
Anche oggi sono in calo, con una riduzione di addirittura 31 in area medica. Questa è la buona notizia, mentre in termini di morti si paga ancora il conto dell'onda lunga dei contagi registrati a migliaia al giorno nelle scorse settimane.