CAGLIARI. “No alla guerra”. L’appello arriva da nord a sud dell’Italia (e non solo). I primi a manifestare contro l’invasione del loro Paese sono stati loro, gli ucraini. Ieri erano una trentina davanti al consolato russo a Milano.
Da lì è partita una mobilitazione che ha coinvolto tutta l’Italia. Sardegna compresa. Le uniche armi che hanno i civili italiani sono queste: far sentire la loro voce in piazza. La guerra ha già ucciso 800 soldati, e tanti altri civili. Domani, sabato 27 febbraio, si terrà una doppia manifestazione a Cagliari.
La prima in piazza Garibaldi alle 10, qualche ora dopo, alle 16.30, al porto. Il messaggio è uno: “No alla guerra”. E gli organizzatori sono coloro che in città si sono sempre mobilitati contro le guerre e a favore dei diritti civili. “Sarà una manifestazione per la pace”, spiega Marco Mameli di Assotziu Consumadoris, “in momenti drammatici come questi è importante mobilitarci per far sentire la nostra voce per ribadire il nostro no alle politiche di morte”. Mameli fa anche un appello. “Vogliamo dire che non concordiamo con queste scelte scellerate, siete tutti invitati a partecipare alla manifestazione”. E nel frattempo anche il nord dell’Isola organizza il suo appuntamento: domenica 28 alle 11 in piazza d’Italia