CAGLIARI. 794mila euro per il potenziamento del progetto violenza sulle donne. È l’importo approvato dalla Giunta Solinas, su proposta dell'assessore regionale dell'Igiene e sanità e dell'Assistenza sociale, Mario Nieddu, dal Fondo per le politiche sui diritti e le pari opportunità, per il rafforzamento dei servizi e degli interventi per l'assistenza e il sostegno alle donne vittime di violenza e i loro figli minori.
Nello specifico 498.154 euro saranno destinati ai centri antiviolenza (300.026 euro) e alle case di accoglienza (198.127 euro) già esistenti nell'Isola.
Invece 296.000 euro andranno a finanziare diverse iniziative, tra cui interventi per favorire l'indipendenza economica e sociale delle donne nel loro percorso di fuoriuscita dal circuito di violenza, misure per il sostegno abitativo e il reinserimento lavorativo, campagne di informazione, formazione e comunicazione.
“Per questa Giunta l’impegno sulla violenza donne è una priorità”, dice Luisanna Porcu coordinatrice dell'associazione Onda Rosa Nuoro.
“Tuttavia, le risorse non saranno mai sufficienti. Servono politiche di sistema, non una tantum, per mettere in atto progetti per sostenere le donne nel loro percorso: dall’autonomia lavorativa a case di secondo livello. In Sardegna ma anche in Italia non ci sono.
“Lo Stato dovrebbe mettere in agenda una somma importante per sostenere le regioni in modo che venga fatta realmente una selezione di quelli che accompagnano le donne e che si differenziano dai servizi general generici e costruiscono percorsi di reinserimento.
“Deve essere fatta una selezione dei centri che costruiscono percorsi di libertà per le donne. Questo è possibile solo con la revisione dell’intesa Stato regioni del 2014”.
“La Sardegna cresce e si rafforza nelle politiche di contrasto alla violenza di genere e nella rete dei servizi a difesa e sostegno delle donne e dei minori vittime di maltrattamenti”, dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas. “Quella contro la violenza di genere è una battaglia di civiltà che ci vede impegnati su tutti i livelli, sul piano economico e culturale. Continuiamo a lavorare in prima linea con il massimo coinvolgimento di tutte le istituzioni e del mondo delle associazioni per contrastare un'emergenza sociale cresciuta in maniera preoccupante negli ultimi anni, anche per effetto dell'isolamento conseguente alla pandemia”, precisa il Presidente.
“La proposta di programmazione delle risorse in campo – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – è frutto di un lavoro attento svolto con il Tavolo regionale permanente di coordinamento della Rete contro la violenza di genere, che coinvolge associazioni e istituzioni”.
Fra gli interventi a cui saranno destinate le risorse sono previsti anche programmi specifici rivolti agli autori di violenza: “Stiamo proseguendo sul percorso che abbiamo segnato. Nel 2020 la Sardegna è stata fra le regioni aggiudicatarie del bando nazionale per la promozione delle attività di recupero degli uomini autori di violenza. Siamo impegnati a contrastare questo terribile fenomeno sotto ogni aspetto”, sottolinea l'assessore.
Nella proposta di ripartizione avanzata dalla Giunta le rispettive risorse saranno suddivise in parti uguali tra i dodici centri antiviolenza e le cinque case di accoglienza presenti nell'elenco regionale e gestiti dai soggetti pubblici o dalle associazioni. Nell'elenco delle strutture i centri antiviolenza e le case di accoglienza dell'Associazione Prospettiva Donna (Olbia), dell'Associazione Onda Rosa (Nuoro), dell'associazione Donne al traguardo e dei Comuni di Oristano e Sassari, a cui si aggiungono i centri antiviolenza dell'Associazione Donna Ceteris, dell’Unioni dei Comuni dell'Ogliastra e del Marghine e degli ambiti Plus di Sanluri e Guspini, Carbonia e Iglesias e Ozieri.
- Tatiana Picciau
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