TORINO. C'era anche Pier Luigi Erre, 33 anni, di Alghero, al momento del crollo della gru a Torino sabato scorso (QUI LA NOTIZIA). Era a bordo della sua auto, un'Alfa Mito grigia, che è stata schiacciata dalla gru. "Sono salvo per miracolo", ha detto in un'intervista al Corriere della Sera.
Erre è un tecnologo alimentare residente in Liguria e sabato era a Torino per lavoro. È rimasto ferito nell'incidente: "Ho una vertebra rotta, faccio fatica a respirare e ho contusioni un po’ ovunque. Inoltre devo indossare un busto ortopedico e la prognosi è di sessanta giorni, ma mi ritengo più che fortunato. I lividi passeranno, le auto si ricomprano e la vertebra si salderà. Saranno più difficili da curare le ferite della mente", ha detto.
"Ho sentito un boato all'improvviso. Qualcosa ha colpito il tetto della macchina, proprio sul lato del guidatore. La portiera è volata via, sono esplosi gli airbag e io sono stato spinto all’indietro contro il sedile", ha raccontato in un'intervista. "In un secondo mi è passata tutta la vita davanti e ho pensato che non ce l’avrei fatta, anche se non avevo idea di cosa stesse succedendo. Poi mi sono reso conto che potevo muovermi e sono sceso dall’abitacolo con le mie gambe. Faccio ancora fatica a crederci. Ho visto uno di quei poveri operai, immobile sull’asfalto. È un’immagine che continuo ad avere davanti agli occhi. Io mi sono salvato, loro no e mi dispiace".