CAGLIARI. Erano seimila in piazza ei Centomila a Cagliari i manifestati che hanno aderito allo sciopero contro la manovra indetto da Cgil e Uil contro la manovra di bilancio del governo Draghi. Otto ore di astensione dal lavoro che hanno riempito anche le piazze di Roma, Milano, Bari e Palermo.
Dal palco ha preso la parola la segretaria generale della Uil Sardegna, Francesca Ticca: "La gente vuole riprendersi dalla pandemia, vuole lavoro, vuole riprendersi la vita. Ma non ce la fa: le pensioni devono essere dignitose e invece ci sono anziani che non possono nemmeno accendersi il riscaldamento in questi giorni di freddo. In questa manovra per la Sardegna non c'è quasi niente. Pronti alla battaglia a oltranza se non dovessero rivedere le loro posizioni".
Dura la posizione della Cgil: "Anche oggi migliaia di persone in piazza - ha detto il segretario regionale Samuele Piddiu - per rivendicare condizioni migliori per un pezzo di società che rimane ancora una volta escluso. E in Sardegna abbiamo ulteriori ragioni per essere in piazza perché oltre la manovra del governo non ci soddisfa affatto la manovra della giunta regionale. Non ci piacciono le scelte su industria, lavoro e mobilità".