SEULO. Fuori, la neve e il gelo. Dentro, nelle case, niente corrente elettrica, per un guasto durato un giorno e mezzo. A Seulo, e in altri centri di Barbagia e Mandrolisai, la botta artica di fine novembre è stata tutt'altro che romantica e fiabesca. A spiegare 36 ore di difficoltà è il sindaco di Seulo, Enrico Murgia.
"Il guasto riguardava due cabine primarie alimentate da Terna (alta tensione). Senza alimentazione Enel distribuzione non poteva verificare i guasti in rete. Trovato il guasto in Media Tensione questo pomeriggio hanno rinviato corrente in rete e rilevato un’altra anomalia (altre due ore di candele di San Cosimo)". Finita? Forse.
"Alle 20.30 abbiamo di nuovo la corrente di rete (spegniamo le candele ma le teniamo vicine)", aggiunge il primo cittadino, "I gruppi elettrogeni hanno funzionato parzialmente e per poco tempo. Uno di questi è rimasto senza gasolio, in emergenza è stato rifornito dal Comune (la cisterna si è persa nel Gennargentu e non sappiamo se è stata trovata)".
Il problema, per Murgia, va oltre queste ore difficili: "Il tutto è gestito mediante un mega appalto di non so quale ditta e poi in sub appalto alla Power e qualcos’altro che deve ancora affinare alcune procedure. Nel frattempo un paese, assieme ad altri, rimbalzava negli anni ‘70.
Un viaggio nel tempo che ha sollecitato ricordi, antiche usanze, atmosfere romantiche. Tutto bene quel che finisce bene sembrerebbe". E invece per Murgia non va bene per niente: "Al netto dei morti “è caduto un nuovo Ponte Morandi”. Le privatizzazioni dei servizi essenziali stanno generando nuovi mostri, scatole di responsabilità a gradini tra affidamenti statali, appalti di servizi, subappalti, sub-sub appalti.
Rimpiango la vecchia Enel, la vecchia Esaf, le autostrade statali, la sanità pubblica, l’università di una volta (stiamo invecchiando). I risultati saranno sempre interventi precari su strutture precarie, con organizzazioni obsolete, con grandi appalti, con multinazionali che si arricchiscono e operai sfruttati. In tutto questo scenario restiamo barbaricini isolati, isolatissimi nel nostro bel paradiso, senza mai dimenticare il valore dell’ospitalità e della solidarietà".