CAGLIARI. Cala rispetto alla scorsa settimana l'indice Rt della Sardegna, secondo il report settimanale stilato dall'Istituto superiore di Sanità: il tasso di replicabilità del virus passa da 1,43 di sette giorni, quando era il second più alto d'Italia, all'1,36 rilevato nella documentazione resa pubblica oggi, che fa riferimento al periodo che va dal 15 al 21 ottobre. Ben al di sopra del limite dell'1, che fotograferebbe un andamento epidemiologico non fuori controllo, ma comunque ben lontano dal picco di 1,99 della Val D'Aosta.

Bene chiarirlo: l'indice Rt da tempo non viene utilizzato per l'applicazione di alcuna restrizione, ma viene usato dai tecnici per valutare il rischio della circolazione virale imminente. Si calcola sulla base dei soggetti sintomatici, quindi non è connesso direttamente al numero di tamponi eseguiti. Anche per l'Isola, come per quasi tutte le altre regioni (fa eccezione la Puglia) tutti gli altri indicatori sono in salita. E oggi, con 14 pazienti in più ricoverati nei reparti di area medica, si sono sentiti gli effetti dell'incremento dei casi quotidiani, che ormai viaggiano in tripla cifra da quasi dieci giorni. Invariato, invece, il numero di ricoverati in terapia intensiva: sono 13 in tutta l'Isola.