CAGLIARI. C'è un poco più che quarantenne in terapia intensiva al Binaghi di Cagliari. Nello stesso reparto sono allettati anche un sessantenne, e tre pazienti tra 61 e 70 anni. Un altro viaggia verso gli 80. Sei, che oltre a rischiare la vita hanno anche un'altra caratteristica in comune: sono non vaccinati. Con loro anche un ultrasettantenne, che aveva ricevuto almeno la prima dose. Numeri bassi, che comunque offrono una percentuale: l'85% dei pazienti Covid di Cagliari che richiedono cure intense ha scelto di non fare il vaccino.
Nel complesso, nell'ospedale di via Is Guadazzonis sono ospitati 42 contagiati: 23 con nessuna dose, 18 con almeno una (i report non chiariscono se abbiano o no completato il ciclo vaccinale). Tredici hanno tra i 61 e i 70 anni (8 non vaccinati) e 14 sono tra 71 e 80, equamente suddivisi.
I no vax sono di più, nonostante oltre l'80% della popolazione si sia presentata negli hub per ricevere la somministrazione. Non c'è bisogno di avere una laurea in statistica per capire che l'incidenza dei ricoveri tra non vaccinati è enormemente superiore.
E per avere un ulteriore elemento di valutazione, basta guardare ai numeri del 25 novembre 2020: in Sardegna c'erano 76 pazienti in terapia intensiva, 515 in area medica. Il vaccino sarebbe arrivato in Italia solo un mese dopo (maggiori dettagli nel servizio in alto).