CAGLIARI. Il ritorno dei consigli di amministrazione negli enti regionali è rimandato. È stata la riforma della struttura di vertice di 15 agenzie a tenere banco e scatenare la polemica ieri in consiglio regionale, dove si sta discutendo la legge Omnibus, mini manovra da 300 milioni nella quale sono stati inseriti, con emendamento, numerosi provvedimenti nei più svariati settori.
Tra questi, anche quello che porta la firma di tutti i capigruppo di maggioranza (tranne Dario Giagoni della Lega), che riprendendo un disegno di legge della giunta di un anno fa, dà mandato all'esecutivo di eliminare la figura dell'amministratore unico e far tornare i Cda in Arpas, Agris, Argea e Laore, Aspal, Sardegna It e Sardegna ricerche, Carbosulcis e Igea e l'Istituto d'incremento ippico, Area, Arst, Forestas e Enas. Una riforma a costo zero, assicurano dalla maggioranza, perché gli emolumenti dell'amministratore verrebbero redistribuiti tra chi siederà nelle nuove poltrone, oltre 60.
La norma prevede che “entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale presenta un disegno di legge di riordino degli enti, delle agenzie, degli istituti e delle aziende della Regione”.
L’opposizione ha sollevato a lungo il problema delle norme intruse, con riferimento all’emendamento 454, con ripetuti interventi dai banchi del Pd, dl Leu e dei Progressisti. Il capogruppo Ganau (Pd) ha parlato espressamente di inammissibilità della norma mentre per lDesirè Manca “con questo emendamento la maggioranza intende in sordina moltiplicare le poltrone degli enti. E’ un brutto tentativo”. Piero Comandini (Pd) ha chiesto un ripensamento: “Avete i numeri, approvate questa riforma in altro momento e con altra trasparenza”.
Stefano Tunis (Sardegna 20/venti) per la maggioranza ha tentato una difesa del provvedimento “per il bene dell’assemblea” ma il primo firmatario, Giorgio Oppi, ha annunciato il ritiro dell’emendamento e ha detto: “Questa norma è contro chi ha dato a poche persone il controllo di tutti gli enti, mediante commissariamento. Porteremo questa riforma in un altro momento e nella massima rapidità”.