CAGLIARI. L’influenza non è ancora arrivata, il picco si registrerà tra fine gennaio e l’inizio di febbraio. Ma l’Ats ha deciso di attrezzarsi e dalla prossima settimana inizierà a distribuire il vaccino. Sono 450mila le dosi (20 per cento in più rispetto a quelle dell’anno scorso) ordinate e si seguirà l’iter che è stato adottato con la campagna vaccinale anticovid, si inizia con gli immunodepressi.
Ma come si può distinguere un sintomo influenzale da quello legato al Covid? “Le patologie sono pressoché identiche”, spiega Gabriele Mereu, responsabile vaccinoprofilassi dell’Ats Sud Sardegna, “l’influenza è una delle prime quattro cause di morte per malattie infettive in Italia, è una patologia seria grave, e dobbiamo evitare che le persone per le complicanze legate all’influenza, finiscano in rianimazione”. Per questo l’invito rivolto a tutti da parte di Mereu è “vaccinatevi, la Sardegna lo scorso anno ha raggiunto il 62 per cento di vaccinati over 55 e bisogna proseguire con questa strada maestra”. L’influenza di quest’anno sarà di media gravità. “Per questo abbiamo ordinato due tipi di vaccino nuovo”, ha detto Mereu, “uno è quello adiuvato e l’altro ad alto dosaggio dedicati alle persone fragili e immunodepressi che saranno protetti fino ad aprile, questi vaccini hanno una lunga durata e maggiore efficacia”.
- Monica Magro
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