CAGLIARI. L'esclusione di Ita, che apre la strada alla trattativa con le compagnie per la gestione della continuità aerea della Sardegna "assume contorni sempre più drammatici e apre prospettive inaccettabili per l’economia e per l’intera società sarda". È dura la nota di Confindustria che commenta lo stop, per mancanza di concorrenti, della gara per l'assegnazione delle rotte a tariffe agevolate tra gli scali sardi e quelli di Linate e Fiumicino.
Per Confindustria i problemi arrivano da lontano: "Dopo anni di gestione emergenziale, caratterizzati da rinvii, proroghe ed aggiustamenti dell’ultimo momento si è arrivati ad una condizione di confusione e totale incertezza che emargina ancor più la Sardegna, già duramente provata da decenni di crisi economica e dalla recente crisi sanitaria. Un danno economico, sociale e di immagine che colpisce indistintamente tutti i comparti produttivi, pregiudicando le prospettive di sviluppo e progresso sociale, di programmazione di qualsivoglia attività sia economica che individuale, andando a colpire imprenditori, professionisti, lavoratori, studenti, turisti, bisognosi di cure ed ogni cittadino che avrebbe il diritto ad una mobilità funzionale, equa e affidabile".
Per gli industriali "occorre assumersi titolarità e responsabilità diretta di quanto sta avvenendo chiamando quelle competenze che sono assolutamente necessarie per riconnettere la Sardegna, la sua economia e società con il mondo civile".