CAGLIARI. "Migliaia di pecore morte e allevatori disperati: questa epidemia distruggerà il patrimonio della Sardegna e la politica è immobile". È un grido di dolore e rabbia quello di Gianuario Falchi, pastore sardo, che denuncia il disastro nelle campagne dell'Isola per il dilagare della lingua blu. Il morbo ha già causato la morte di più di 5mila capi e i focolai attivi sono ancora tantissimi, oltre 4mila.
"I vaccini dovevano essere fatti entro luglio", attacca Falchi, "ora è inutile intervenire sulle greggi già malate". E le conseguenze sono devastanti: "La malattia sta causando anche moltissimi aborti e questo andrà a influenzare anche la produzione di latte, la situazione è gravissima".