DUBLINO. Joe McCarron aveva 67 anni. Era malato di Covid. E per questo era ricoverato al Letterkenny University Hospital, nella contea irlandese di Donegal. Ma a metà settembre qualcuno lo aveva convinto a lasciare la struttura sanitaria. E quel qualcuno, stando a importanti testate locali (Irish Time in testa) è il no vax sardo Antonio Mureddu, noto Gravegliu: c'era lui, in un video, a portare via il malato, nonostante le insistenze dei medici. "Meglio se muore a casa che qui", sostiene Mureddu, parlando con lo staff.
Ora McCarron è morto: ucciso da Covid venerdì, in ospedale, dove era stato nuovamente ricoverato a seguito dell'aggravarsi irrimediabile delle sue condizioni di salute. I media irlandesi parlano di un'inchiesta aperta dalle autorità locali, per ricostruire eventuali responsabilità per quel decesso che, forse, si poteva evitare. Intanto i quotidiani hanno acceso un faro su Mureddu e sulle sue attività.
Emerge la sua personalità: Mureddu è titolare di un pub ristorante a Galway. Viene descritto come militante (ed ex militare) di estrema destra, per la quale in passato aveva anche avviato un'attività di reclutamento. Sarebbe un fervente sostenitore del Common law information, una specie di gruppo che sostiene tesi come quelle dei "cittadini di diritto internazionale" e di impunità davanti all'autorità costituita. C'è un altro video, girato da lui stesso: un poliziotto lo ferma mentre è alla guida e lui lo accusa, non riconoscendone l'autorità: "I'm the master, you're the servant", gli dice. "Io sono il padrone, tu il servo".
Mureddu compare in un'altra registrazione. Viene ripreso McCarron, prima delle dimissioni volontarie. O indotte. "Gli stanno facendo le cure sbagliate", sostiene il sardo trapiantato in Irlanda. Ora il paziente è morto. E, riporta la stampa locale, c'è un'inchiesta.