CAGLIARI. I posti letto occupati che mancano alla Sardegna per passare in zona gialla si contano sulle dita di una mano o poco più. Lo dicono i numeri dei nuovi ricoveri contenuti nell’ultimo aggiornamento della Regione sui ricoveri a causa del Covid. In un solo giorno sono entrati in area medica 27 pazienti. Un balzo in avanti che porta il tasso di occupazione verso un pericoloso 14%. E 15 è la soglia massima per restare in bianca. L’aumento è stato del 42% in una sola settimana.

Gli altri parametri sono sforati da tempo: le terapie intensive sono piene per l’11%, mentre l’incidenza viaggia da tempo tra quota 140 e 150. E qui la soglia è 50. In poche settimane quindi la Sardegna, come ampiamente previsto da banali modelli matematici, rischia di sforare tutti i limiti della zona bianca conquistata in mesi di quasi assenza del virus, finendo per essere la regione con i dati più alti. Superata, in negativo, solo dalla Sicilia, che sta facendo registrare numeri impressionanti: lì i nuovi positivi sono quasi 1500 in sole 24 ore e 17 sono i nuovi ricoverati in terapia intensiva.
Nell’isola, invece, chi è morto nell’ultima giornata non era ricoverato in reparti da alta intensità di cura. Le due vittime della parte più nera del bollettino non spostano il numero dei pazienti gravi, a fronte di zero ingressi. I nuovi contagi sono pochi, se confrontati con il trend degli ultimi giorni: sono 179 a fronte di oltre 3000 soggetti testati. Dato che sembra consolante. Sconfessato, però, dalla situazione negli ospedali: oggi al Policlinico i soccorritori esasperati dall’attesa infinita sono stati costretti ad accendere le sirene delle ambulanze bloccate da ore per segnalare le criticità che vanno avanti da settimane.