CAGLIARI. I pronto soccorso di Cagliari, quelli rimasti - Brotzu e Policlinico, sono sotto assedio. Questa mattina davanti alla struttura di emergenza-urgenza del San Michele c'erano in attesa 10 ambulanze: fuori pazienti, ovviamente, ma anche squadre di soccorritori estenuati da attese infinite. E non è solo colpa del Covid: il 40 per cento degli accessi, stando a quanto stimato dall'azienda ospedaliero universitaria, è di codici verdi o, addirittura, bianchi. "Accessi impropri", vengono definiti. Superflui, e utili solo per intasare strutture già in sofferenza.
"La situazione dei pronto soccorso è particolarmente delicata a causa dell’alto numero di casi positivi che arrivano nelle due strutture dell’area metropolitana, Policlinico e Brotzu e che si aggiungono ai pazienti no Covid con altri problemi o patologie. In questa fase è importante richiamare l’attenzione di tutti i cittadini per evitare accessi impropri in pronto soccorso".
Parole di Agnese Foddis, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. "Per questo è importante - prosegue - che i cittadini evitino di recarsi in pronto soccorso quando le loro patologie sono facilmente trattabili dagli straordinari medici di medicina generale e dalle guardie mediche, lasciando i pronto soccorso a chi ne ha davvero necessità. È una buona pratica, questa, che vale sempre. Non solo ora con l’emergenza Covid".