ROMA. Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha detto che no, i titolari di locali e ristoranti non devono chiedere i documenti per avere la conferma del titolare del green pass sia la persona che sta accedendo all'interno della loro attività. Il Viminale ha annunciato una circolare esplicativa sulle modalità dei controlli.
Nell'attesa, sul tema si è espresso il garante della Privacy, in risposta al quesito posto dalla Regione Piemonte: devono chiedere o no i documenti?, domandavano da Torino. La risposta (qui il link) è chiaramente formulata con un linguaggio tecnico zeppo di richiami normativi. Ma la risposta è sì. Il garante fa riferimento al Dpcm del 17 giugno, che ha introdotto il green pass, e spiega che è "consentito il trattamento dei dati personali consistente nella verifica, da parte dei soggetti di cui all’art. 13, comma 2, dell’identità dell’intestatario della certificazione verde, mediante richiesta di esibizione di un documento di identità". E all'articolo 13 domma 2 del decreto si parla proprio dei titolari dei locali e degli organizzatori degli eventi.
Ora si attendono i chiarimenti del ministero, per mettere la parola fine a un pasticcio comunicativo. L'ennesimo da quando è comparso il coronavirus.