CAGLIARI. “È inammissibile che ci siano ancora operatori sanitari che non si sono vaccinati”. Così Gabriele Mereu, responsabile del vaccinoprofilassi dell’Ats. Dati alla mano, l’azienda per la tutela della salute fa sapere che solo a Cagliari sono 460 i dipendenti che non hanno provveduto a prenotare la prima dose.
L'azienda sta già facendo recapitare nelle loro cassette delle lettere una raccomandata. Hanno cinque giorni di tempo per correre ai ripari, poi si prospetta la sospensione dello stipendio per chi non si immunizza. Questa fetta di non vaccinati si aggiunge a tutti gli over 60 che devono ricevere Astrazeneca. E lo rifiutano.
“Non succede quando invece si tratta di categorie protette che sanno che riceveranno Pfizer”, dice Mereu, che fa anche un’analisi sui rischi: “Intanto potrebbero contrarre il virus che potrebbe essere letale, poi contribuiscono alla circolazione, quindi un danno per loro e per la sanità pubblica”.
Tuttavia Mereu è convinto che i no vax saranno sempre meno. “Abbiamo già dieci vaccini obbligatori, i bambini da 0 a 5 anni non possono accedere alle scuole dell’infanzia se non sono vaccinati, la stessa costituzione dice che è importante convincere le persone, i no vax saranno sempre meno. Ogni giorno in Sardegna abbiamo circa 15/20 mila persone che la pensano come noi, alla fine di settembre il numero di tutti coloro che non vogliono immunizzarsi si ridurrà”.