CAGLIARI. Il numero più alto di casi attualmente positivi su 100mila abitanti è stato registrato in Sardegna. È il dato che emerge dall'ultimo report della Fondazione Gimbe, che monitora l'andamento dell'epidemia nella settimana appena trascorsa che va dal 28 luglio al 3 agosto. Nessuna Regione ha superato (e nemmeno sfiorato, in realtà) quota 300, tranne la Sardegna, dove i casi accertati sono stati ben 335 per 100mila abitanti. Scontata la "casella rossa": il dato è in peggioramento.

Non solo. I numeri degli ospedali non sono rassicuranti nel confronto con le altre regioni: l'Isola è l'unica, secondo il rapporto, ad avere il 10% di posti letto occupati in terapia intensiva. Dietro, con un notevole distacco, c'è la Liguria al 6%. Poi c'è il 5% del Lazio e di seguito tutte le altre, ben al di sotto. Questo è, tra l'altro, uno dei parametri che potrebbe decretare il passaggio in zona gialla. Diversa la situazione per i ricoveri in area medica, che per la Sardegna registrano invece un 5% di occupazione (appena sopra la media nazionale, ma comunque nei limiti delle soglie d'allarme).
E c'è ancora Cagliari tra le quattro province italiane in cui si superano i 150 casi per 100mila abitanti: il capoluogo sardo ha il dato peggiore di tutte con 303 nuovi casi. Ma vengono segnalate anche le province di Oristano (57 casi), Sassari (51) e Sud Sardegna (132).