CAGLIARI. La terapia intensiva dell'ospedale Binaghi è piena: ci sono undici ricoverati. E altri tre pazienti gravi sono al Santissima Trinità, dove è stata riaperta una delle due Rianimazioni dedicate al Covid. Il virus ha ricominciato a colpire duro. I numeri del contagio sono elevati. Ma a fronte di 14 pazienti in condizioni critiche (nessuno vaccinato), ci sono anche tanti positivi che si presentano in ospedale pur non avendo pedanti sintomi. E i pronto soccorso vanno sotto pressione, quando non dovrebbe essere così.
"Dobbiamo ricordare un elemento fondamentale: positivo non vuol dire malato", sottolinea il direttore del presidio ospedaliero unico di Cagliari, Sergio Marracini, "al Santissima Trinità si presentano decine e decine di positivi che potrebbero rivolgersi alle Usca o al medico di famiglia, perché non hanno necessità di ricovero. Per questo faccio un appello: non riversatevi tutti in ospedale, rivolgetevi ai vostri medici prima di andare in ospedale".
Perché al momento c'è un problema: nell'ospedale di Is Mirrionis il pronto soccorso accoglie ancora pazienti No Covid. Quindi ci sono positivi (tanti) e no (altrettanti) negli stessi spazi. Con tutti i rischi del caso. Inevitabile che le attese si allunghino.