CAGLIARI. Alla fine la Regione, che ha provato in tutti i modi a non farlo, deve pagare tutto: 900mila euro per una trasmissione andata in onda su un canale collaterale di Mediaset (La5) nel quale otto coppie hanno scorrazzato nel mare dell'isola a bordo di un galeone. Lo ha deciso il Tar, che nei giorni scorsi ha emesso l'ennesima sentenza su una vicenda giudiziaria intricata, iniziata otto anni fa.
Allora c'era Sardegna Promozione, agenzia regionale nata sotto il governo di Renato Soru, che avrebbe dovuto sviluppare progetti per la propagazione dell'immagine dell'Isola nel mondo. Lo ha fatto in modo un po' bislacco, visto che al suo naufragio - nelle legislature successive - ha destato l'interesse della Procura della Repubblica e di quella della Corte dei Conti.
Tra i tanti progetti, nel 2013 quello di finanziare la trasmissione Sweet Sardinia. Otto coppie che si fanno una vacanza in Sardegna per capire se stanno bene o hanno problemi: questo il canovaccio proposto dalla società Showlab Srl.
A Cagliari era sembrato irresistibile, tanto che Sardegna Promozione concede un contributo da quasi un milione di euro senza bando. La società di produzione fa il suo. Gira e manda in onda. Ma nel frattempo succede qualcosa. L'agenzia non paga. Accampa le scuse più creative, comprese le verifiche antimafia. Showlab passa ai decreti ingiuntivi. E a fine 2014 Sardegna Promozione annulla in autotutela la concessione del contributo.
La parola passa ai giudici amministrativi, che a più riprese danno ragione alla società di produzione. Si esprimo Tar, Consiglio di Stato, commissione tributaria: i 900mila euro devono essere pagati.
Il 20 agosto 2020, perita da tempo Sardegna Promozione, la Regione ci prova di nuovo: annullamento in autotutela del contributo, con proposta di indennizzo alla società per una somma di 720mila euro. E Showlab è costretta a ricorrere ancora al Tar. Per vincere di nuovo. Perché ormai è troppo tardi. Il presidente Francesco Scano ha stabilito che la Regione è costretta "ad adempiere all’obbligo di corresponsione di tutto il corrispettivo dovuto (per intero), riconosciuto in Convenzione e negli atti prodromici (e già oggetto del decreto ingiuntivo favorevole alla società), con scomputo delle somme già ricevute per il medesimo titolo".
I sardi pagano 900mila euro per mandare in barca 8 coppie. Doveva essere promozione.