CAGLIARI. "Abbiamo ancora due fronti di fuoco attivi: Santu Lussurgiu e Suni. Stiamo operando con i mezzi della flotta aerea. Nella notte attenzione massima: monitoreremo la situazione perché non si esclude una riaccensione". Dopo più di due giorni di devastazione, va avanti senza sosta il lavoro della protezione civile, dei vigili del fuoco, del Corpo forestale e di tutti i volontari in Planargia e nel Montiferru. Non si può ancora abbassare la guardia. Alcuni focolai sono ancora attivi e l'allerta resta alta per tutta la notte. A dirlo è il direttore generale della protezione civile regionale, Antonio Belloi.
Il disastro si poteva evitare? Se lo chiedono in tanti. Ma per Belloi "il propagarsi delle fiamme è stato violento per le condizioni meteorologiche", spiega, "è stato lo specchio di quello previsto dal bollettino rosso diramato dalla protezione civile. La macchina è stata efficiente, ma i mezzi erano insufficienti: la criticità di rischio era altissima, la propagazione in questi casi è inevitabile".