CUGLIERI. "Immensa tragedia". "Disastro senza precedenti". "Abbiamo perso tutto". Le parole non bastano per raccontare l'inferno che ha avvolto Cuglieri nelle ultime ore. Poche ore nel girone dell'immenso fuoco che vengono raccontate in tutte le loro fasi dal sindaco Giovanni Panichi.
In questo articolo anche tutti i numeri di riferimento per chi è in difficoltà e per chi vuole dare una mano. Con un messaggio finale: "Dobbiamo rialzarci da questa tragedia e andare avanti, abbiamo perso tutto ma non la caparbietà e la forza di volontà, per reagire e ritornare alla bellezza e alla serenità".
La comunità e il territorio hanno subito un immensa tragedia, un disastro senza precedenti.
Il fuoco è arrivato nel nostro comune nel giro di poche ore ha attraversato il Montiferru e raggiunto le case del paese su più fronti.
L’allerta è iniziata alle ore 17.30 ora in cui le fiamme risalendo da Badde Urbara raggiungevano la Madonnina. In comune era già stato predisposto il Centro Operativo Comunale, si organizzavano ed inviavano sulla strada del monte oltre la madonnina, le prime squadre della compagnia Barracellare di Cuglieri che insieme ad altre compagnie Barracellari presenti sul posto in supporto a Santulussurgiu iniziavano a spegnere il fuoco che arrivava.
Alle ore 18.00 a Cuglieri si riunivano davanti all’ex Seminario volontari ed iniziavano ad arrivare le autobotti, il fuoco stava attraversando in quei momenti il Montiferru ed era già arrivato a Casteddu etzu con un fronte di diversi chilometri, sostenuto da un fortissimo vento.
Le forze dell’ordine chiudevano l’acceso alla strada verso il monte in quanto la situazione di pericolo per le persone era altissima, dagli amministratori erano già partite le richieste di squadre dei VVFF ma gli stessi erano tutti impegnati a Santulussurgiu, dove il fuoco aveva già raggiunto dalle ore 16.30 le case della parte alta del paese ed in quei momenti erano impegnate a spegnere il fuoco e ad evacuare le persone, in queste attività era impegnata anche la squadra dei VVFF di Cuglieri.
Alle ore 18.30 si facevano salire al monte le autobotti e le forze dell’ordine autorizzavano il passaggio solo ai proprietari di bestiame, per la messa in sicurezza dello stesso.
L’amministrazione attraverso il COC con grande difficoltà nelle comunicazioni con le squadre, si recava direttamente al monte per valutare la situazione e coordinare direttamente sul posto, autorizzando il passaggio di tutte le autobotti presenti per fornire acqua alle squadre di barracelli che continuavano a cercare di spegnere l’ormai immenso incendio.
Nel frattempo si continuava a richiedere l’intervento dei VVFF, gli stessi rispondevano che avevano difficoltà in quanto avevano le squadre impegnate e stavano organizzando nuove squadre.
Alle ore 20.00 si allertava la protezione civile regionale, la CRI comitato di Bosa e si predisponevano le squadre di soccorso sanitario, si cercavano dei pulmini per l’evacuazione delle persone
Alle ore 21.00 le fiamme lambivano le case del paese su diversi fronti, si iniziavano le opere di evacuazione delle persone, volontari cercavano di arginare il fuoco, con l’aiuto delle prime due squadre dei VVFF in piazza Gramsci e via Aldo Moro, le prime abitazioni a rischio.
Alle ore 22.00 l’aria in quasi tutto il paese era irrespirabile, satura, il fumo intenso ovunque e il paese lambito dalle fiamme ormai su diversi fronti, piazza Gramsci, viale delle Rimembranze, Crabola, via Littorio e via Calameda, intervenivano altre due squadre di VVFF che già operavano a Santulussurgiu.
Le fiamme oramai raggiungevano la caserma dei carabinieri, le scuole, la palestra la stessa caserma dei VVFF.
Continuavano le opere di evacuazione con la CRI e Protezione Civile di Bosa, il servizio118, e un pulmino messo a disposizione da privati, facendo la spola, usando come primo centro di raccolta l’ex Seminario Regionale, cercando di raggiungere soprattutto le persone con difficoltà di movimento, anziani e chiedendo a chi non lo avesse già fatto, di lasciare le abitazioni.
Intanto si coordinavano le Amministrazioni di Cuglieri, Bosa e Sennariolo, la CRI del comitato di Bosa e il 118 con mezzi di base e medicalizzava, per l’individuazione di locali idonei ad accogliere le persone evacuate circa 70 persone, si trasportavano le persone a Sennariolo, e si predisponevano i locali a Bosa.
Il comune di Bosa inoltre metteva a disposizione uomini e un’autobotte di 6.000 litri di acqua.
Nella caserma dei VVFF si riuniva la CO dell’emergenza che coordinava tutte le operazioni di soccorso: Sindaco, comandante dei VVFF, comandanti Forze dell’Ordine, Forestale, Barracelli.
Nelle ore successive si predisponeva l’evacuazione delle 50 persone presenti nella casa di riposo de Magistris, tra operatori sanitari, suore e ospiti quasi tutti con difficoltà di mobilità che con le ambulanze della CRI -Protezione Civile di Bosa già sul posto per aiutare gli anziani, la medicalizzata del 118, un pulmino di privati e un pullman della polizia di Stato, si trasferivano nei locali preparati dal comune di Bosa, dove li attendevano altre squadre di soccorritori della CRI arrivate oltre che da Bosa, Narbolia e da altre parti della Sardegna.
Si trasferivano inoltre le altre persone che anche con mezzi propri si erano recate nei locali predisposti dal comune di Sennariolo che verso le 23.00 era raggiunto dalle fiamme, si evacuavano anche le persone di Sennariolo e il fuoco raggiungeva il comune di Trasnuraghes.
In quelle stesse ore il fuoco si dirigeva nelle borgate marine, per sicurezza si predisponeva l’evacuazione delle persone di Santa Caterina radunandole nel Centro Servizi.
Nelle ore successive VVFF, volontari arrivati da diverse parti della Sardegna, proprietari di case, mezzi di soccorso provenienti da diverse parti della Sardegna, forze dell’ordine, tutti coordinati dalla COC la centrale operativa dell’Emergenza predisposta nella caserma dei VVFF di Cuglieri, in continua comunicazione con i Sindaci di Montiferru, sindaco del comune di Bosa, coordinavano da un lato lo spegnimento del fuoco e dall’altro la macchina dei soccorsi, sempre operativa.
I danni sono immensi, il Montiferru, la flora e la fauna sono perduti, la valle degli olivi, l’olivastro millenario non esistono più. Aziende intere distrutte, animali bruciati, molti hanno perso tutto.
Non ci sono state vittime grazie alla macchina dei soccorsi e alle persone di Cuglieri, che unite hanno fatto fronte a questa catastrofe senza precedenti
L’emergenza non è finita, il fuoco non si è fermato e i luoghi vanno messi in sicurezza, bonificati. Le persone sono rientrate nelle proprie abitazioni, in alcuni quartieri non era presente l’acqua perche le condotte sono andate distrutte, Abbanoa ieri mattina ha provveduto al ripristino.
L’acqua in queste ore è indispensabile, vi è un incessante via vai di autobotti provenienti perlopiu da volontari, che vengono messe a disposizione dei VVFF che coordinano le opere di spegnimento e bonifica, ne chiediamo quindi l’uso discreto e per quanto strettamente necessario, evitiamo lo spreco.
Per quanto concerne gli aiuti provenienti da tutta la Sardegna, generi di prima necessità e altro, vengono coordinati dall’Amministrazione e il centro di raccolta, al momento, è la caserma dei VVFF di Cuglieri.
È importante l’utilizzo giusto delle risorse ed evitare gli sprechi, in questo momento è necessario supportare con cibo e acqua le squadre che sono impegnate nello spegnimento degli incendi, e le persone evacuate, quindi gli sforzi sono soprattutto in questa direzione, ci si può rivolgere all’Amministrazione Comunale al numero 3287284176.
Per ciò che riguarda il sostegno alle aziende in termini di alimenti per gli animali e altro il riferimento è il comandante dei Barracelli di Cuglieri al numero 3392894195.
Si dichiarerà lo stato di calamità naturale, nei prossimi giorni, finita l’emergenza fuoco, si procederà alla ricognizione del territorio, alla quantificazione dei danni in primis delle aziende, alla ricerca dei bisogni prioritari, alla richiesta delle risorse economiche per far ripartire il prima possibile il nostro paese.
Ci scusiamo se questa comunicazione può essere sembrata in ritardo, ma la priorità è stata coordinare ed agire nel più breve tempo possibile per quanto fosse possibile, cercheremo nei momenti di pausa di tenervi informati.
Per chi avesse necessità può rivolgersi ai numeri messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale 3287284176, dalla compagnia Barracellare 339 2894195, nei prossimi giorni se necessario aggiungeremo altri contatti.
Dobbiamo rialzarci da questa tragedia e andare avanti, abbiamo perso tutto ma non la caparbietà e la forza di volontà, per reagire e ritornare alla bellezza e alla serenità.
- Redazione
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