CAGLIARI. I risultati della campagna vaccinale e della minore circolazione del virus cominciano a vedersi. In tutta Italia e anche in Sardegna. Tanto che una tabella così colorata di verde, nel report della Fondazione Gimbe, non si vedeva da tempo. La settimana scorsa un primo passo, e oggi qualche altra casella si è tinta di color speranza. Il verde infatti, nello studio, indica il miglioramento di tutti gli indicatori sulla curva epidemiologica. E in Sardegna, in particolare, c'è un dato che spicca sugli altri: la variazione percentuale dei nuovi casi scende in picchiata (a -42,5%) ed è la più bassa d'Italia. Cosa significa? Che l'incremento dei contagi, nella settimana considerata - che va dal 12 al 18 maggio - è ridotto al minimo.
I casi attualmente positivi per 100 mila abitanti sono 868, in continua discesa quindi rispetto ai 945 dello scorso aggiornamento. Poi gli ospedali: c'è un ulteriore crollo del tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari di area medica (passati dal 17 al 13%), mentre resta stabile quello delle terapie intensive.
Capitolo vaccini. Nessuna grande novità. La Sardegna è sempre terzultima per la popolazione vaccinata (il 12,7% ha completato il ciclo e il 18,2% ha ricevuto la prima dose), ma per gli over 80 riscende di una posizione in classifica, superata di nuovo dalla Liguria. I numeri parlano di un 73,7% di anziani vaccinati.
A livello nazionale il rapporto Gimbe racconta di una situazione epidemiologica in netto miglioramento: la curva dei nuovi casi è in picchiata (con un decremento del 30% complessivo) e i posti letto occupati sia in terapia intensiva che in area medica più che dimezzati dopo sei settimane.
Nota stonata, sui vaccini: più di 4,5 milioni di persone ad elevato rischio di ospedalizzazione e morte sono ancora senza alcuna protezione vaccinale.