NUORO. "Questo ricordo non vi consoli, quando si muore si muore soli", cantava De Andrè. Ma non è sempre così. Non a Nuoro: qui, in una casa, c'era un paziente in gravi condizioni per il Covid. Le donne della famiglia sapevano che c'era ben poco da fare. E hanno detto no al ricovero, nonostante l'insistenza del medico: "All'ospedalizzazione, al possibile isolamento, hanno preferito passare ogni momento fino all'ultimo, parlandosi, accarezzandosi. Ultimo momento che sarebbe arrivato da lì a poche ore".
A raccontare l'episodio, pubblicando anche una foto toccante, è Luigi Arru: medico, ex assessore alla Sanità, fa parte dell'unità mobile di mutuo soccorso: un gruppo di professionisti del settore che, da volontari, si è messo a disposizione delle famiglie che necessitano di cure e interventi causati dal virus.
E da quella casa, per medico e infermiere intervenuti, è arrivata una "lezione di dignità e amore. Per questo siamo infinitamente grati, perché non siamo noi che abbiamo dato, ma siamo noi che abbiamo ricevuto un enorme patrimonio ed esempio di amore. Il nostro pensiero laico, le nostre preghiere vi siano di conforto", scrive Arru, rivolgendosi ai familiari della vittima.