CAGLIARI. “Dobbiamo guardare a noi stessi e al campo, dando continuità alla vittoria di mercoledì”. Nessun cenno al Torino per Diego Lopez, che si preoccupa solo del suo orto, senza guardare troppo alla situazione in casa dei granata, avversario del Cagliari nel posticipo di domani sera. Nella cornice della sala convegni dell’aeroporto di Elmas, il tecnico uruguaiano ha parlato della sfida di Torino, terza in sette giorni. Ipotizzabile un leggero turnover: “Dipende da come stanno i ragazzi che hanno giocato, dobbiamo dosare le forze. Vedremo sino all’ultimo le condizioni della squadra. La sfida col Benevento ci ha lasciato molta carica e adrenalina, anche se le partite vanno chiuse: nel primo tempo abbiamo fatto molto bene e bisognava segnare di più. In fase di possesso possiamo fare molto meglio, abbiamo caratteristiche individuali che ce lo consentono. Abbiamo cercato di fare gioco, in questo possiamo crescere. Si è visto nel primo tempo, e nei primi 15′ della ripresa, tanto che c’era stato quel bel contropiede di Sau. Ma devi fare gol, altrimenti gli avversari si riprendono”.
Il Torino di Mihajlovic è una squadra fisica, come affrontarlo e cosa opporre alla forza granata? “Loro hanno grande fisicità - spiega Lopez - ma anche noi, penso a Dessena, Ionita, Joao Pedro, che può fare sia la mezzala che il trequartista dietro l’unica punta. Questa è una soluzione che abbiamo in casa ma sulla quale bisogna lavorare ancora”.
Il Cagliari attuale può sopportare il trequartista, secondo Lopez: “Penso di sì, ha sempre giocato con un dieci dietro le punte, però abbiamo le caratteristiche anche per farne a meno, noi abbiamo grande varietà e per un allenatore questo è il massimo della vita. Il Cagliari può andare fuori casa a giocarsi e fare la partita, lo abbiamo dimostrato”. Sarà necessario il giusto approccio iniziale, per evitare di prendere gol nei primi minuti di gara come a Napoli e Roma, anche se “guardo anche ai finali di gara - ha concluso l’uruguaiano - col Benevento e contro la Lazio, dove il primo tiro lo facemmo noi. Ho visto una squadra propositiva sempre, che subito ha rubato palla ed è andato in pressing”. Continua il giochino dei tre titolari sicuri: “Rafael, Andreolli e Cigarini”.