CAGLIARI. La curva dell'incidenza dei contagi in Sardegna è diventata una linea retta che punta dritta verso l'alto, sempre più inclinata. Con 211 nuove positività rilevate oggi, l'indicatore dei nuovi casi su 100mila abitanti nell'arco degli ultimi sette giorni schizza a 68. Per capire la portata del dato, basti pensare che si attestava a 45 venerdì scorso, quando è stato sancito l'abbandono della zona bianca.
Ormai il virus ha ripreso a circolare, con forza, in tutto il territorio regionale. 50 nuovi contagi sono stati rilevati nella città metropolitana di Cagliari. Ma è il nord Sardegna, oggi, a segnare il picco, con 69 tra Sassarese e Gallura. Contagio in ripresa anche nel Nuorese, 34 casi e nel Sud Sardegna, 31 casi. Ma anche nell'Oristanese, che fino a qualche giorno fa riportava aggiornamenti a una cifra: oggi il report regionale certifica 27 nuovi contagi. E i tamponi? Sono stati 3.546. Quindi il tasso di positività, che nell'ultima settimana era stato annacquato dall'ondata di test degli screening, schizza al 5.95%.
Ancora, quest'incremento, non si riverbera sui decessi - uno nelle ultime 24 ore - e nemmeno sui reparti ospedalieri. Anche se oggi si contano due nuovi ingressi in terapia intensiva, con un solo posto in letto in più occupato, e nessun nuovo ricovero in area medica. Solo 79 i guariti, col risultato che 13.160 sardi attendono di guarire in isolamento domiciliare.
Tutti dati che non fanno altro che rafforzare quanto riportato nell'ultimo dossier della Fondazione Gimbe, che per la Sardegna ha certificato il secondo incremento di contagi più alto d'Italia. E le restrizioni sono appena entrate in vigore.