SARDEGNA. Una strage. Decine di pecore morte negli ovili, dall'Ogliastra a Dorgali, da Orune fino a Oliena, a Bultei, fino al Sassarese. Bestie vaccinate che muoiono lo stesso, o abortiscono. O non vaccinate, poco cambia: nelle campagne della Sardegna dilaga la lingua blu. Le segnalazioni sono continue, anche se spesso non indirizzate ai veterinari della Asl. I pastori hanno perso la fiducia, perché a loro era stato detto che con il vaccino l'epidemia sarebbe stata debellata.
Invece la blu tongue è ancora potente e dilaga. Miete vittime. Basta guardare le immagini pubblicate sul gruppo facebook Pastori di Sardegna, verificare con qualche telefonata. Ed ecco gli agnelli morti prima di vedere la luce. Decine di pecore stese a terra, nell'ovile. Il 27 settembre la Regione ha diramato un comunicato: "L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna acquisterà 20 mila dosi di vaccino per il siero tipo 4 della Blue Tongue. Lo comunicano gli assessori della Sanità, Luigi Arru, e dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria. I vaccini, fanno sapere i due esponenti della Giunta, serviranno per consentire l’immunizzazione dei 10 mila capi bovini che si stima saranno movimentati nei prossimi mesi. I fondi per l’acquisto delle dosi saranno a valere su specifico capitolo di spesa dell'assessorato dell'Agricoltura". Intanto gli animali crepano: un motivo di rabbia in più per gli allevatori che il 31 ottobre protesteranno a Cagliari. E il clima è tutt'altro che sereno. Anzi: esplosivo.