CAGLIARI. L'istituzione di ulteriori zone 30, eliminazione degli incroci e creazione di rotatorie, installazione di dossi negli attraversamenti pedonali (illuminati) e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini. E laddove occorre, gli autovelox. È la ricetta, secondo il centrosinistra in Consiglio comunale, per rendere più sicure le strade di Cagliari, sia per i pedoni che per gli automobilisti. I dati, contenuti in un’interrogazione rivolta all’assessore al Traffico Alessio Mereu, la cui prima firmataria è Rita Polo del Pd, dicono che solo nel 2019 - ultimo anno per il quale si ha un bilancio consolidato - sono avvenuti oltre 100 incidenti che hanno coinvolto pedoni.
L’ultimo grave, in ordine di tempo, si è registrato in viale Poetto, davanti alla Monfenera: due giorni fa uomo di 77 anni è stato travolto da un’auto.
“Sono state presentate diverse interrogazioni”, precisa il capogruppo del Pd Fabrizio Marcello, “il primo attraversamento regolare che abbiamo fatto è a Pirri, davanti alla chiesa di San Giuseppe”. Anche quella zona di Pirri però, prima che intervenisse il comune, ha dovuto fare i conti con le croci della strada: una donna era stata falciata da un’auto e aveva perso la vita proprio davanti alla chiesa.
In via Vesalio e davanti al parco di Terramaini intanto i lavori sono stati eseguiti per rendere più sicuri quei tratti di strada. Le zone più pericolose, secondo il consigliere Marcello, sono “l’Asse Mediano, via Roma, dove ci sono le quattro corsie e l’illuminazione è bassa e in generale tutti gli attraversamenti che si trovano davanti alle scuole”. Il traffico a Cagliari conta 40mila automobilisti che arrivano da Quartu, 25mila da Capoterra e altri 30mila dalla 131. “È necessario controllare il traffico attraverso la Polizia Municipale”, dice l’esponente del Pd, “la spesa per tutti gli interventi che potrebbero sicuramente far diminuire il numero di incidenti che si registrano oggi, è esigua, ci vuole solo la buona volontà”.