Nel dettaglio l'ordinanza indica: chiusi bar, ristoranti, pub, pasticcerie e gelaterie. Ma stop anche a estetisti e parrucchieri e a negozi di orologeria/oreficeria, fioristi al dettaglio, commercio di abbigliamento e calzature. Resta consentita, ove possibile, la consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico sanitarie;
Il documento dispone "che le attività che continuano ad essere aperte al pubblico (ad esempio negozi di generi alimentari, uffici bancari, uffici postali, edicole, centri servizi, agenzie assicurative, tabacchini, ferramenta, lavanderie, mangimi, rivendita bombole, rivendita legname, farmacie e parafarmacie, attività artigianali ecc.) si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario. Se i locali non consentono il distanziamento previsto, i clienti possono accedere uno alla volta". Per quanto riguarda gli spostamenti, si chiede di ridurre quelli in entrata e uscita dal territorio comunale. Ed è imposto anche il "divieto di ogni forma di raduno conviviale e non, in luoghi pubblici e/o privati, ivi compresi i raduni conseguenti all'attività venatoria svolta nel territorio comunale, nelle sedi sociali di associazioni sportive o culturali".