CAGLIARI. Undici milioni di finanziamento per favorire l'inserimento degli stranieri in Sardegna. Lo stabilisce il nuovo piano annuale per l'immigrazione 2017, varato dalla giunta dopo l'approvazione in Consiglio regionale dello scorso 18 settembre. Finalizzato a favorire l'inserimento lavorativo e l'inclusione sociale e culturale dei cittadini stranieri residenti sull'Isola, il piano si rivolge particolarmente alle donne, ai giovani e ai soggetti a maggior rischio di esclusione.
Le risorse stanziate sono ripartite tra diverse linee di attività: 9.7 milioni di euro dal Fondo sociale europeo 2014-2020 per progetti di integrazione socio-lavorativa, formazione, comunicazione, riconoscimento titoli ottenuti all’estero; 750 mila euro dal Fondo asilo migrazione e integrazione per progetti di formazione linguistica, di qualificazione del sistema scolastico in contesti multiculturali e di promozione della partecipazione attiva dei migranti alla vita economica sociale e culturale; 600 mila euro di fondi regionali, di cui 400 mila destinati a progetti innovativi presentati dalle associazioni e rivolti in particolar modo a persone svantaggiate a rischio di esclusione, e 200 mila euro di trasferimenti agli enti locali per garantire una migliore informazione territoriale sui servizi a favore dei migranti.
Il provvedimento, spiega l'assessora regionale al Lavoro Virginia Mura, "consente di proseguire nelle politiche a sostegno degli immigrati già poste in essere dalla Regione, attraverso fondi in gran parte vincolati a questa destinazione, per agevolare l’inclusione sociale e lavorativa dei cittadini extracomunitari che scelgono di restare nell’Isola ma che non sempre hanno gli strumenti per inserirsi nel mercato del lavoro o per avviare un’impresa".
"Abbiamo voluto disegnare il Piano - spiega l'assessora - tenendo conto delle caratteristiche della popolazione straniera, composta in un numero crescente da donne e giovani, un target molto sensibile che necessita di particolare supporto specie sul piano educativo, per limitare il rischio di abbandono scolastico anche attraverso la formazione professionale".
“Con le nuove attività - prosegue Mura - facciamo un ulteriore passo avanti nel lungo cammino verso la piena inclusione degli immigrati che risiedono nelle nostre comunità. Siamo certi, infatti, che solo una reale integrazione possa assicurare condizioni di vita dignitose, limitare i conflitti sociali generati dai recenti flussi non programmati e contrastare il clima di intolleranza alimentato da azioni di propaganda del tutto irresponsabili. Per questo - conclude l'esponente della giunta Pigliaru - cerchiamo di favorire la massima diffusione di informazioni corrette e puntuali, liberando il campo da strumentalizzazioni veicolate spesso da notizie false che inquinano il dibattito pubblico su questi argomenti”.